Il Test di Bechdel: un semplice strumento per misurare la rappresentazione delle donne nei media

Il test di Bechdel è stato coniato nel 1985 dalla fumettista Alison Bechdel,  che lo ha proposto come battuta ironica nella sua striscia a fumetti “Dykes to Watch Out For“. La striscia comica intitolata  “The Rule“, ritrae due donne, Mo e Ginger, mentre discutono di film. Ginger chiede a Mo quale sia il suo criterio per decidere quali film guardare, e Mo le risponde:

“Devono soddisfare tre requisiti: devono avere almeno due personaggi femminili. Queste due donne devono parlare tra loro. La loro conversazione deve riguardare qualcosa che non sia un uomo.” 

Il test di Bechdel è diventato così uno strumento utile per le autrici e gli autori e la battuta invece, nata come una semplice osservazione, lascia un’eredità positiva, ironica e potente.

La stessa Bechdel ha dichiarato di non aspettarsi assolutamente una così ampia risonanza di quella che, a suo dire, era nata solo come una “battutina lesbica” dell’amica Liz Wallace. In realtà, la battuta di Bechdel era solo l’espressione di un sentimento diffuso, quello di molte donne che si sentivano marginalizzate e stereotipate. 

Il test è uno strumento semplice ma efficace per valutare la rappresentazione delle donne nei media e consiste in tre semplici domande: 

1. L’opera contiene almeno due personaggi femminili di nome? 

2. Le due donne parlano tra loro

3. La loro conversazione riguarda qualcosa che non sia un uomo

Se un’opera risponde a tutte e tre le domande, supera il test.

Il test è stato ampiamente utilizzato per evidenziare la scarsa  rappresentazione delle donne nei media e nell’industria cinematografica.

Secondo uno studio del 2022, solo il  35% dei film di Hollywood del 2021 ha superato il test. Questa scarsa rappresentazione si riflette anche in altri media, come la  televisione, la musica e la letteratura. Ad esempio, uno studio del 2021 ha  rilevato che solo il 36% dei personaggi principali nei film di animazione del 2020 erano donne. 

Ci sono dunque cinque motivi principali per cui è opportuno superare il Test di Bechdel: 

1. Perché è un modo per misurare la rappresentazione delle donne nei media. Il test di Bechdel fornisce un semplice modo per capire se le donne sono rappresentate come personaggi rilevanti e autodeterminanti, o se sono relegate a ruoli secondari o stereotipati.  

2. Perché può aiutare a sensibilizzare il pubblico alla questione della rappresentazione delle donne. Quando le persone sono consapevoli del test, possono iniziare a notare la mancanza di personaggi femminili rilevanti nei media. Questo può portare a un cambiamento delle abitudini di fruizione e a una maggiore richiesta di contenuti che rappresentino le donne in modo più accurato e realistico. 

3. Perché può aiutare a promuovere l’uguaglianza di genere. Quando le donne sono rappresentate in modo più positivo e completo nei media, questo può avere un impatto migliore sulla loro autostima e sul loro ruolo nella società. 

4. Perché può aiutare a creare un mondo più diversificato e inclusivo poichè i media hanno un grande potere per influenzare le nostre percezioni del mondo. Le donne sono soggetti attivi, che prendono decisioni e controllano le proprie vite e non dovrebbero essere rappresentate come vittime o soggetti passivi.

5. Perché è semplicemente giusto. Le donne non dovrebbero essere rappresentate in modo omogeneo, ma come soggetti con esperienze e prospettive diverse.

La donna è parte agente della storia. Ciò significa che le donne non sono oggetti sessuali o vittime ma sono Soggetti che agiscono e che contribuiscono alla narrazione. Rappresentare le donne in modo più realistico e complesso può aiutare a creare una società più equa e inclusiva, in cui le donne siano rispettate per le loro capacità e contributi.

Ecco alcuni esempi di come le donne possono essere rappresentate come agenti della storia nei film:

1. Le donne possono essere protagoniste della storia, con i propri obiettivi e motivazioni.

2. Le donne possono prendere decisioni e agire in modo indipendente.

3. Le donne possono essere protagoniste della storia, con i propri obiettivi e motivazioni.

4. Le donne possono avere relazioni significative con altre donne.

5. Le donne possono sfidare le norme di genere.

Eurybia Films è impegnata a promuovere l’uguaglianza di genere nell’industria cinematografica.

Siamo attivamente coinvolte in iniziative che supportano le donne nel cinema, da programmi di tutoraggio a opportunità di finanziamento ed orgogliose di essere una voce “tumultuante” nella lotta per l’uguaglianza di genere nell’industria cinematografica.

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Crediamo che il cinema possa essere uno strumento potente per promuovere la parità di genere e l’inclusione. Per questo, ci impegniamo a creare contenuti che siano inclusivi, rappresentativi e che rispecchino la realtà delle donne.

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