Dietro il fascino ammaliante del grande schermo si celano ombre che le donne del cinema conoscono fin troppo bene. Un’industria ammantata di magia e lustrini, che spesso si rivela ostile e ingiusta. Le sfide che le professioniste del cinema affrontano sono numerose e radicate, ostacolando il loro successo, creando un’evidente disparità di genere.
Un divario salariale ingiustificabile. A parità di ruolo e responsabilità, le donne si ritrovano a guadagnare spesso molto meno dei colleghi maschi. Un esempio lampante è la storia di Jennifer Lawrence, che nel 2015 denunciò il compenso inferiore ai co-protagonisti in “American Hustle”. La sua voce ha acceso un faro su un problema diffuso: nel Regno Unito le donne del cinema guadagnano in media il 20% in meno degli uomini, in Australia il divario sale addirittura al 26%. Una ferita profonda che mina la dignità e la professionalità di queste lavoratrici.
Oltre al divario salariale, si erge un muro di ostacoli. Le donne si scontrano con una carenza di opportunità: le registe sono ancora una minoranza, con solo il 17% dei ruoli di regia nei film più popolari del 2019. La mancanza di finanziamenti per progetti a guida femminile e la difficoltà di accesso alle reti del settore creano un sistema che privilegia gli uomini, relegando le donne a ruoli secondari.
Ma c’è un’ombra ancora più cupa: quella delle molestie sessuali. Un drammatico 70% delle donne del settore ha subito molestie o aggressioni, come testimoniato dai casi di Harvey Weinstein e David Guillod. La mancanza di adeguate protezioni e la cultura del silenzio rendono le donne ancora più vulnerabili, in un ambiente che dovrebbe essere sicuro e protetto.
Nonostante le ombre, la speranza fiorisce. Diverse donne hanno sfondato il tetto di cristallo, ottenendo successi straordinari. Ava DuVernay, prima donna afroamericana nominata per un Golden Globe alla regia, e Chloé Zhao, prima donna asiatica a vincere l’Oscar per la miglior regia, sono esempi di come la tenacia e il talento possano superare le barriere.
Le loro storie illuminano la strada verso un futuro più luminoso. Un futuro in cui il cinema sia un ambiente sicuro e accogliente per tutte le donne, dove il loro talento sia riconosciuto e valorizzato al pari di quello degli uomini. Un futuro in cui le disparità salariali vengano eliminate, le opportunità fioriscano e le molestie sessuali non siano più una piaga.
Un futuro che possiamo costruire insieme. È tempo di abbattere le barriere che discriminano le donne e di creare un’industria cinematografica più ricca e sfaccettata, dove le loro storie possano finalmente risuonare con tutta la loro forza e bellezza.
Un viaggio che ci porta ad esplorare le ombre e le luci dell’industria cinematografica. Un viaggio che ci invita a riflettere e ad agire per un futuro più equo e inclusivo.
Perché il cinema è un potente strumento di cambiamento, e le donne sono la chiave per un futuro migliore.
Insieme, possiamo dare vita a un nuovo cinema. Un cinema che rispecchia la complessità del mondo, un cinema che celebra la diversità e l’inclusione, un cinema che dà voce a tutte le storie.
Cambiamo il set.
Accendiamo i riflettori sul nostro talento.
Costruiamo un futuro migliore per il cinema, e per il mondo.
Sotto la superficie scintillante del grande schermo, si agita una battaglia silenziosa. Una battaglia che le donne del cinema combattono ogni giorno, con coraggio e tenacia.
Diamo voce a questa battaglia. È tempo di farla conoscere al mondo.
Costruiamo un futuro migliore per il cinema, e per il mondo.
Perché le donne sono il cinema.